Manfredonia, colpito da ramo in villa durante festa patronale: 82enne muore dopo 18 giorni di agonia

Un 82enne è morto all’ospedale casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’anziano era rimasto ferito lo scorso 30 agosto dopo essere stato colpito da un grosso ramo di un albero mentre si trovava seduto su una panchina nella villa comunale durante la festa patronale di Manfredonia. Con lui rimase ferito anche un suo amico di 75 anni.

Le condizioni dell’82enne erano apparse subito molto gravi ed era stato immediatamente trasferito all’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era stato ricoverato in prognosi riservata per una insufficienza multi organo.

Schlein a Manfredonia: “Questo Governo sembra una saga di Beautiful. In Puglia risultati PD straordinari”

“Noi siamo qui a Manfredonia per la seconda volta dopo pochi mesi non solo per festeggiare la vittoria ma anche per la festa regionale del Partito democratico. Ricordo che abbiamo avuto un risultato straordinario qui in Puglia e che abbiamo raggiunto il risultato di essere il partito più votato al Sud alle scorse elezione europee”. Lo ha detto la segretaria del partito democratico Elly Schlein ieri sera a Manfredonia nel Foggiano dove è in corso fino a domenica la festa regionale dell’Unità.

“Quindi – ha aggiunto la segretaria – è un piacere tornare per rilanciare in queste settimane di settembre alcune battaglie fondamentali la prima delle quali il contrasto all’autonomia differenziata che vuole spaccare in due questo Paese e che vuole aumentare le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato sin troppo. Continueremo a raccogliere le firme anche a questa nostra festa. Continueremo ad insistere per il salario minimo, continueremo ad insistere ad inchiodare questo governo alle sue responsabilità sulla salute pubblica”. In questi giorni, ha chiosato la leader del Pd “è più chiaro che mai: non c’è più un governo. Sembra una saga di Beautiful. Io davvero non riesco a capacitarmi del fatto che in questi giorni la presidente del consiglio abbia passato un’ora e mezza ad occuparsi non delle liste d’attesa che si allungano, non dei redditi reali degli italiani che sono sei punti più bassi del 2008 ma a verificare gli scontrini di Sangiuliano”.

“Penso che questa vicenda abbia già imbarazzato a sufficienza questo Paese”, ha sottolineato Schlein proprio in riferimento alle polemiche che hanno travolto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. “Mi chiedo – ha concluso la segretaria – per quale ragione Giorgia Meloni abbia respinto le dimissioni di Sangiuliano che erano probabilmente il primo atto opportuno del ministro da quando si è insediato”.

Tragedia a Manfredonia, insegue ladro e accusa malore: muore commerciante 48enne

Un commerciante 48enne è morto nella tarda mattinata di oggi a Manfredonia, nel Foggiano, a causa di un malore che lo ha colpito – secondo il racconto di alcuni testimoni e di alcuni suoi parenti – mentre stava inseguendo un ladro che aveva rubato della merce dal suo negozio.

La vittima, di nazionalità pakistana, si chiamava Afzal Muhammad ed era il proprietario di un negozio di bigiotteria in cui vendeva anche cover per telefoni cellulari. Verso mezzogiorno ha sorpreso un giovane a rubare. Il ladro, una volta scoperto, è fuggito con la merce e il titolare del negozio lo ha inseguito: poco dopo, però, si è accasciato privo di sensi. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 ma per il commerciante non c’è stato nulla da fare.

Sull’accaduto stanno indagando gli agenti della polizia locale e i carabinieri che avrebbero trovato, a poca distanza dal corpo del commerciante, anche quanto rubato dal negozio. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Sul luogo è arrivato anche il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, che ha espresso “vicinanza alla comunità pachistana”.

Schianto fatale a Salerno, due carabinieri pugliesi morti: l’ultimo saluto a Francesco Pastore e Francesco Ferraro

Tutta la comunità di Montesano Salentino si è stretta intorno alla famiglia dell’appuntato scelto Francesco Ferraro, 27 anni, di cui oggi si sono celebrati i funerali di Stato nella chiesa Maria Santissima Immacolata. Ferraro è morto la notte tra sabato e domenica scorsi con il collega maresciallo Francesco Pastore, 25 anni: entrambi sono stati travolti da un Suv nel Salernitano. L’uscita del feretro dalla camera ardente allestita nella sala consiliare è stata accolta da un lungo applauso. La bara, avvolta nel tricolore, è stata poi portata in spalla dai carabinieri seguiti dai genitori Paola e Antonio, dai suoi fratelli Gigi, Michele e Alessandro, e dalla sua fidanzata Carmela con il loro cagnolino in braccio.

Prima dell’arrivo nella chiesa madre del paese in provincia di Lecce, il corteo funebre si è fermato davanti la casa della nonna di Francesco, che ha salutato il nipote scomparso sull’uscio di casa, seduta sulla sua carrozzina. In segno di lutto tutte le attività del paese si sono fermate. Ad accogliere il feretro c’erano centinaia di persone sia all’esterno sia all’interno della chiesa. Qui, su un cuscino di velluto rosso, è stato poggiato il cappello della divisa di Francesco. Tante le autorità civili e militati intervenute, tra cui il comandante dell’arma dei Carabinieri, il generale Teo Luzi, che dopo aver reso gli onori al feretro è partito per Manfredonia dove si celebrano i funerali di Pastore. Tra i vertici dell’arma presenti anche Antonio De Vita, comandante interregionale Carabinieri ‘Ogaden’.

“Francesco è già nella casa e nel cuore di Dio”, ha detto nell’omelia monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi Ugento Santa Maria di Leuca. “Siamo affranti e increduli e anche per me oggi è difficile raccontare quanto accaduto, dare una risposta a tanti interrogativi”, ha aggiungo ricordando il militare salentino scomparso come “l’amico e il fratello che tutti vorremmo: generoso nel suo servizio alla patria, gioviale e volitivo, di un’educazione rara”. Infine, l’appello rivolto ai giovani: “Francesco vi esorta ad amare la vita perché è bella e preziosa. Non sciupatela”.

I funerali del maresciallo dei carabinieri Francesco Pastore, di 25 anni, invece sono stati celebrati nella cattedrale di Manfredonia. Chiesa gremita all’esterno e anche all’interno. Il feretro è stato accolto dal picchetto d’onore dei carabinieri del comando provinciale di Foggia. Sul posto anche il comandante generale dell’Arma, Teo Luzi, assieme alle autorità militari, civili e a rappresentanti istituzionali giunti anche dalla provincia di Salerno. Le esequie sono state celebrate dall’arcivescovo della diocesi Manfredonia Vieste San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone.

La Procura di Salerno contesta il reato di omicidio stradale alla donna di 31 anni, Nancy Liliano, ritenuta responsabile dell’incidente avvenuto nel Salernitano e costato la vita al maresciallo dei carabinieri Francesco Pastore, di 25 anni, e all’appuntato scelto dell’arma Francesco Ferraro, di 27 anni e nel quale è rimasto ferito il maresciallo Paolo Volpe, attualmente ricoverato in ospedale. La donna è rimasta coinvolta in passato in vicende di droga.

In particolare, era una delle 15 persone alle quali, nel giugno 2019, al culmine di un’indagine iniziata nel 2015, i carabinieri della Compagnia di Eboli (Salerno) notificarono altrettante misure cautelari, emesse dal gip su richiesta della Dda. Tra i reati contestati, a vario titolo, anche l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. In manette finirono esponenti di spicco della famiglia malavitosa Del Giorno, della Piana del Sele, ritenuta dagli inquirenti in contatto con la ‘ndrangheta dalla quale acquistava la droga da rivendere. Nancy Lilliano decise di patteggiare la pena e venne condannata a tre anni di reclusione.