Bari, abusivi fermati al San Paolo ma la casa popolare viene occupata al secondo tentativo: dentro donna e bimbi

Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari, questa volta con un’altra incredibile storia. Sabato notte i Carabinieri e la Polizia municipale erano riusciti, in un primo momento, a fermare il blitz di un gruppo di persone per occupare una casa popolare situata nel quartiere San Paolo di Bari, in via Monti, e regolarmente assegnata.

È stato fermato e denunciato un 60enne, con tanto di sequestro di attrezzi da scasso, ma poco dopo l’immobile è stato comunque occupato abusivamente. All’interno ora si trova una donna con alcuni bimbi piccoli.

Sul posto sono intervenuti anche alcuni tecnici dell’Arca Puglia, per ripristinare la chiusura dell’abitazione dopo che la porta d’ingresso era stata buttata giù. Neppure l’intervento delle Forze delle Ordine è riuscito ad evitare l’inevitabile.

Il gruppo è riuscito in piena notte ad introdursi nell’abitazione, prima che venisse installata una nuova blindatura e il sistema di videosorveglianza. Domenica mattina le Forze dell’Ordine hanno trovato all’interno una donna e bimbi piccoli, per questo non è stato possibile sgomberare l’appartamento.

La donna, protagonista della vicenda, ha già una denuncia per occupazione abusiva a suo carico. Tutto è stato segnalato alla Procura di Bari e ai servizi sociali, anche perché l’appartamento è ingombrato dalle macerie e senza corrente elettrica.

Gli abusivi si prendono la casa popolare di Carmela, blitz al Comune. Il Sindaco Nitti: “Scandaloso”

“Una situazione scandalosa, noi sindaci siamo tutti i giorni in guerra senza armi”. Il primo cittadino di Casamassima, l’avvocato Giuseppe Nitti, affronta la questione delle case popolari occupate abusivamente. Il caso di Carmela è emblematico di un sistema incapace di assicurare il rispetto di alcuni diritti sacrosanti.

La donna, lo ricordiamo, mamma tra l’altro di due figli disabili, il 12 novembre scorso aveva ricevuto l’assegnazione di un immobile in via Adelfia 26, ma tre giorni dopo, il giorno della consegna delle chiavi, s’era accorta che era già stato occupato abusivamente.

Abbiamo colto l’occasione per andare insieme a Carmela in cerca di altre case occupate o vuote. Il risultato della ricerca, come avete visto nel primo video della nostra inchiesta, è stato sorprendente, al netto delle pesanti minacce ricevute da alcuni abusivi in via Botticelli. Ancora sgomenti per ciò che abbiamo scoperto, siamo andati dal Sindaco a chiedere spiegazioni.

Gli abbiamo domandato anche se fosse vero, come riferitoci dalla donna che si è ficcata a casa di Carmela, che le avesse consigliato di fare i bravi qualora fosse arrivato Loconte per evitare di essere cacciati. Il Sindaco Nitti ha risposto alle nostre domande ponendo anche all’attenzione del Governo alcune considerazioni di particolare interesse. Intanto Carmela aspetta ancora che lo Stato riconosca il suo diritto all’assegnazione della casa e faccia in modo di rispettarlo.

Emergenza abitativa, salta la consegna della casa: c’è il figlio abusivo della defunta assegnataria

Protagonista di questa storia Francesca (nome di fantasia), ci aveva chiamato qualche tempo perché la sua abitazione era invasa da topi e scarafaggi. Si è rivolta all’ufficio competente, sul posto non è mai arrivata una ditta di disinfestazione e così le è stata assegnata, circa tre settimane fa, un’altra casa dove poter andare dopo la morte della sua assegnataria. Indovinate? Il figlio si è introdotto abusivamente nell’abitazione della mamma.

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Sindaco di Bari su emergenza abitativa: “Un dramma. Più ascolto e nuovo sistema per le assegnazioni”

Come annunciato vi mostriamo l’intervista concessa ai nostri microfoni dal sindaco di Bari, Vito Leccese. Il primo cittadino ci ha accolto a Palazzo di Città per affrontare l’argomento delicato dell’emergenza abitativa: “Ho deciso di rivedere tutto, il sistema parte da una delibera di 15 anni fa, oggi va attualizzata. La richiesta è esplosa, dobbiamo rivedere il provvedimento e dare delle risposte”.

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