Un incidente si è verificato a Palese sulla strada che porta all’aeroporto di Bari. Un tassista ha investito un ciclista, trasportato in ospedale dopo essere stato sbalzato dal mezzo. La bici si è spezzata in due. Sul posto, oltre il 118, anche la Polizia.
Bari, migrante in sciopero della fame da una settimana: beve shampoo nel Cara di Palese e finisce in ospedale
Ieri, 1 maggio, un “giovane migrante recluso nel Cpr di Bari-Palese, che era in sciopero della fame da una settimana, ha bevuto dello shampoo ed è finito in ospedale”.
Lo denuncia l’assemblea ‘Nocpr Puglia’, sottolineando che nello stesso Cpr un altro migrante si sarebbe procurato dei tagli mentre un altro avrebbe tentato di impiccarsi. Alcuni attivisti, ieri, spiegano in una nota, sono andati al “Cpr per rompere l’isolamento delle persone recluse.
L’abuso di psicofarmaci come il rivotril, il cibo avariato, l’isolamento e la negazione di assistenza medica – proseguono – rappresenta la quotidianità in questi centri di tortura di Stato”. “Dopo un po’ di pressioni da parte nostra – aggiungono – è stata chiamata un’ambulanza che ha portato la persona che aveva bevuto lo shampoo all’ospedale San Paolo, seguita da una macchina della polizia. Sappiamo che il ragazzo è stabile ma questo non ci rassicura perché il Cpr continua ad esistere, anche a Bari”.
A quanto apprende l’ANSA il ragazzo è stato assistito secondo le procedure del centro antiveleni e dimesso, ora è di nuovo nel Cpr. “Dentro i Cpr – concludono gli attivisti – non viene fatta nessuna accoglienza: non solo le persone sono private della libertà , ma provano a privarle anche della dignità . Il messaggio da dentro è chiaro: è meglio farsi del male che rimanere in quell’inferno”.
Bari, auto si schianta da sola ai curvoni di Palese: alla guida un 47enne habitué della guida in stato di ebbrezza
Bari, folle inseguimento all’alba sulla ss16: esplosi colpi d’arma da fuoco. Traffico bloccato ai curvoni di Palese
Attimi di tensione all’alba sulla ss16 dove si è verificato un inseguimento tra una Mercedes e i Carabinieri che ha causato un blocco all’altezza dei curvoni di Palese attorno alle 5.40 e in direzione nord.
Il traffico è stato bloccato e deviato. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica. Secondo quanto ricostruito i due, a bordo della Mercedes, hanno forzato un posto di blocco e da qui è nato l’inseguimento, terminato a Palese.
I fuggitivi hanno speronato l’auto dei carabinieri contro i quali hanno sparato alcuni colpi di pistola e hanno fatto perdere le proprie tracce. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Bari, officina abusiva e discarica di rifiuti a Palese. Scattano multe e sequestri: nei guai titolare 60enne
Un’officina di meccatronica abusiva, in piena attività ma senza autorizzazioni, è stata scoperta dagli agenti della Polizia locale a Palese. Durante alcuni controlli, gli agenti  hanno individuato l’esercizio di autoriparazione privo di qualsiasi autorizzazione.
In un’area esterna, il titolare ultra 60enne ha depositato nel corso tempo in maniera incontrollata rifiuti speciali pericolosi e non. Tra questi pezzi metallici fuori uso, materiale ferroso, cisterne con olio esausto, filtri olio di autoveicoli da smaltire, batterie esauste.
Per questo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato previsto e punito dai relativi articoli Testo Unico Ambientale, mentre l’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario. A carico dell’autoriparatore elevate anche una serie di violazioni che prevedono sanzioni pecuniarie amministrative: registro di carico e scarico dei rifiuti incompleto (l’ultima registrazione risaliva al 2023) per circa 2mila euro; esercizio dell’attività senza Scia e iscrizione al Registro delle Imprese Artigiane con una sanzione di 5.164 euro; mancata comunicazione al Comune per l’attività insalubre con emissione di fumi con sanzione da 500 a 2.500 euro.
A carico dei proprietari dei veicoli presenti in officina è stata contestata una sanzione pecuniaria pari a 86 euro ciascuno in quanto si avvalevano per la riparazione del proprio veicolo di una impresa non iscritta nell’apposito Registro. Sequestrata anche tutta l’attrezzatura utilizzata e presente nell’officina, per la quale è prevista la confisca dopo l’iter amministrativo previsto dalla legge.
Migranti del Cara sui binari, ancora disagi sulla Bari-Foggia. L’ira dei pendolari: “Viaggiare è diventato un incubo”
Ancora disagi per i viaggiatori sulla tratta ferroviaria di Trenitalia Bari-Foggia per la presenza, per oltre un’ora a partire dalle 12.30, di migranti ospitati nel Cara di Bari-Palese sui binari tra le stazioni di Bari-Santo Spirito e Bari-Parco nord.
La situazione è stata risolta intorno alle 13.30, ma non sono mancati i ritardi e le cancellazioni. Alcuni treni Alta Velocità , Intercity e Regionali hanno registrato ritardi superiori ai 60 minuti.
Si tratta dell’ennesima interruzione alla circolazione ferroviaria da parte dei migranti che scavalcano la recizione del Cara per uscire dal centro. Nessun effetto ha quindi ha sortito finora l’innalzamento della recinzione sulla parte che si affaccia sui binari.
Intanto sui social, molti dei passeggeri in attesa sfogano la loro esasperazione. “Che sta succedendo? Quattro treni soppressi a Barletta”, scrive Teresa. Ritardi assurdi, cosa accade? Maltempo non mi pare, attentati, ordigni, collisioni, invasioni aliene?”, aggiunge ironicamente Giuseppe. “Viaggiare con Trenitalia – conclude Enza – sta diventando sempre più un incubo”.
Maxi incidenti sulla sp18 e sulla ss16, auto si ribalta tra Cassano e Altamura. Schianto ai curvoni di Palese – FOTO
Sono quattro i mezzi coinvolti nel primo e nel secondo incidente. La sp18 è stata chiusa, ci sono feriti. Disagi anche sulla ss16 in direzione sud.
Continue readingBari, defibrillatori rubati e recuperati a Palese: denunciato 40enne. Incastrato dalle telecamere
Avrebbe rubato due defibrillatori installati nei pressi della parrocchia di san Michele Arcangelo e della farmacia Negro, nel quartiere Palese di Bari.
A immortalarlo le telecamere di sorveglianza della farmacia, che hanno ripreso un quarantenne avvicinarsi con fare sospetto alla cassetta in cui si trovava il dispositivo per poi prenderlo e andarsene velocemente.
I carabinieri lo hanno riconosciuto e, nel corso di una perquisizione a casa, hanno trovato i due defibrillatori, subito restituiti. L’uomo è stato denunciato a piede libero per furto aggravato.
Bari, storia a lieto fine a Palese: trovati e riposizionati i due defibrillatori spariti
I due defibrillatori, spariti nei giorni scorsi a Palese, sono stati recuperati e già riposizionati all’ingresso della parrocchia di San Michele Arcangelo e all’esterno della farmacia Negro.
Ad annunciarlo è Antonio Ranieri, vicepresidente della Fratres che con altre organizzazioni di volontariato e con il supporto di alcuni commercianti aveva donato i due dispositivi medici nel 2023 all’intera comunità .
A ritrovarli i carabinieri della stazione di Bari San Paolo. “Esprimo tutta la nostra riconoscenza per i militari dell’Arma e per il loro impegno giornaliero per la salvaguardia del territorio che episodi del genere non accadano più e che tutti comprendiamo l’importanza vitale di tali strumenti a beneficio della comunità ”, si legge nel post pubblicato sui social da Ranieri.
Bari, a 80 migranti chiesto di lasciare il Cara di Palese entro 5 giorni. Lettera a Leccese: “Non sanno dove andare”
“Da giorni una ottantina di migranti titolari di protezione internazionale e ospitati nel Cara di Bari-Palese sono preoccupati, disorientati, e confusi a causa di una informazione che hanno ricevuto con la quale viene loro intimato di abbandonare, entro cinque giorni, il centro di prima accoglienza per richiedenti asilo”.
Lo denuncia in una nota il comitato ‘Io accolgo Puglia’, composto da associazioni e sindacati, che ha inviato una lettera aperta al sindaco, Vito Leccese, e al prefetto, Francesco Russo, chiedendo di “operare perché queste persone possano accedere al circuito della seconda accoglienza come è previsto dalla normativa”.
La richiesta è anche di “un incontro congiunto per chiarire la nostra posizione e per cercare insieme soluzioni condivise che vadano nella direzione della tutela dei diritti e del rispetto della Costituzione”.
Il comitato evidenzia che della sorte dei migranti, una volta fuori dal Cara, “non sembra importare gran che ad alcuno: considerando che si tratta di persone completamente prive di autonomia in quanto impossibilitate quasi del tutto a trovare un lavoro che dia un minimo sostegno nelle more della lunga procedura di riconoscimento”, per questo la decisione “ha il sapore di una condanna permanente alla marginalizzazione”.
Il comitato chiarisce che i migranti “avrebbero come primo problema quello di individuare un tetto per passare la notte”, subito dopo “quello di procurarsi i beni adeguati a soddisfare bisogni elementari di base funzionali alla propria stessa sussistenza”, con il rischio di “aumento della precarietà delle condizioni di vita, creazione di una situazione di potenziale devianza, produzione di un contesto sociale escludente e induzione alla formazione di un clima ostile nei confronti di chi fugge da guerre, violenze e persecuzioni”.