Foggia, 21enne presa a pugni e derubata: fermato l’aggressore mentre utilizza le sue carte di credito

È stata strattonata, poi colpita al volto con un pugno, e infine è stata fatta cadere: il responsabile dell’aggressione è poi fuggito con la sua borsa. È accaduto sabato a Foggia a una 21enne, studentessa al secondo anno della facoltà di Odontoiatria.

La giovane è stata  ricoverata in ospedale con una prognosi di 20 giorni. L’aggressore è stato poi individuato dalla polizia e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. “Ho avuto tanta paura”, dice la giovane.

Suo padre ricostruisce i momenti dell’aggressione: “Mia figlia intorno alle 15.30 di ieri si stava recando a studiare a casa di un’amica quando è stata avvicinata e strattonata da un uomo che, vista la resistenza della ragazza, l’ha colpita con un pugno facendola rovinare sull’asfalto e fuggendo poi con la borsa, inseguito in auto per un tratto da un automobilista attirato dalle urla della vittima”.

La polizia lo ha poi rintracciato in un esercizio commerciale dove avrebbe tentato di utilizzare le carte di credito sottratte alla 21enne. “Domani mia figlia avrebbe dovuto sostenere un esame importante e non potrà farlo – continua il padre -. C’è amarezza ma devo ringraziare il pronto intervento della polizia e dei sanitari. In pochissimi minuti hanno soccorso mia figlia prestandole le cure del caso”.

Ginosa, auto finisce fuori strada sulla provinciale 580: grave bimba di 3 anni. Feriti il papà e il fratello di un anno

Grave incidente stradale ieri pomeriggio a Ginosa, lungo la strada provinciale 580, dove una Fiat Tipo con a bordo un’intera famiglia è uscita di strada per cause ancora da accertare.

Una bambina di 3 anni è rimasta gravemente ferita ed è stata trasportata d’urgenza al Santissima Annunziata di Taranto. È ricoverata in condizioni critiche, la prognosi resta riservata. Nello stesso ospedale si trova il padre, l’altro figlio di un anno ha riportato solo ferite lievi mentre la madre è rimasta illesa.

Non sarebbero coinvolti altri veicoli, ma la dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118.

Guasto a Giovinazzo, caos treni in Puglia. Mattinata da incubo per i pendolari: ritardi fino a due ore

Mattinata da incubo per i pendolari pugliesi a causa di un guasto agli impianti di circolazione nei pressi di Giovinazzo che ha provocato ritardi e disservizi su tutta la rete ferroviaria lungo l’asse adriatico.

Il Frecciarossa 9806 diretto a Milano Centrale è partito da Bari con 110 minuti di ritardo, così come il treno Italo 9928, diretto a Torino Porta Nuova, partito con 100 minuti di ritardo. Il Frecciarossa 8814 per Milano ha accumulato un’ora di ritardo, mentre il Frecciarossa 8302 per Roma Termini ha viaggiato con circa 55 minuti di slittamento.

Problemi anche per gli Intercity. Il 755 Milano–Lecce ha fatto ingresso a Bari con 70 minuti di ritardo, mentre il 757 da Torino, atteso alle 8:14, è stato riprogrammato per le 9. Ritardi medi di un’ora anche per le linee regionali.

Tragedia a Torremaggiore, morto il 17enne ferito da un colpo di pistola alla testa. Disposta l’autopsia

È stata disposta l’autopsia sul corpo di Silvano Lamedica, studente 17enne di Torremaggiore ritrovato martedì 10 giugno gravemente ferito da un proiettile alla testa in un casolare di proprietà della sua famiglia e morto sabato pomeriggio nella Rianimazione del policlinico di Foggia.

A consentire il suo ritrovamento, nelle campagne di Casalnuovo Monterotaro, sono stati gli amici che hanno chiamato i soccorsi non riuscendo a mettersi in contatto con lui.

L’esame autoptico, che sarà eseguito nei prossimi giorni, è stato disposto dal magistrato che coordina le indagini dei carabinieri.

L’arma, una pistola di piccolo calibro, che è stata rinvenuta nei pressi del casolare dopo alcuni giorni, sarà sottoposta a esami balistici. Gli inquirenti vogliono accertare se sia stato un gesto volontario o un omicidio.

Tragedia sfiorata all’alba sulla ss16 a Polignano: tir sfonda il guardrail e si ribalta sulla carreggiata opposta

Tragedia sfiorata sulla ss16 all’alba a Polignano dove un camion che procedeva in direzione sud ha sfondato il guardrail, finendo giù e ribaltandosi sull’altra carreggiata. Fortunatamente nessun’auto era in transito in quell’istante.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno estratto l’autista dalle lamiere della cabina. L’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale dal 118.

Le operazioni per la rimozione del mezzo pesante si preannunciano lunghe e ci saranno inevitabili ripercussioni sul traffico su ambo i lati. Chiuso l’intero tratto della statale.

Paura a Molfetta, la ruota panoramica si ferma: nonno e nipotina restano bloccati nelle cabine sospese

Attimi di paura ieri sera a Molfetta dove la ruota panoramica, posizionata a pochi passi dal mare sulla banchina di San Domenico, ha smesso di funzionare e girare.

Il proprietario ha cercato di sbloccarla senza successo e ha chiamato così i Vigili del Fuoco per evacuare l’unica cabina occupata da una bambina e da suo nonno.

In pochi i minuti i vigili del fuoco con l’autoscala hanno raggiunto la cabina a oltre venti metri di altezza e hanno condotto in salvo gli occupanti che, a parte lo spavento, hanno potuto indossare un caschetto da Vigile del Fuoco e fare anche un giro sul cestello della nuova autoscala da 40 metri in dotazione.

Carabiniere ucciso a Francavilla, avviata raccolta fondi per la famiglia Legrottaglie: donati 22mila euro

Amici e colleghi di Carlo Legrottaglie, il brigadiere 59enne ucciso giovedì scorso durante un conflitto a fuoco mentre inseguiva due uomini tra le campagne della provincia di Brindisi, hanno avviato una raccolta fondi su GoFundMe che ha già ricevuto donazioni per circa 21mila euro.

“Carlo – si legge nell’appello a donare – ha sacrificato la sua intera vita, fino al suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in quanti lo conoscevano. In questo momento di profondo dolore, sentiamo il dovere di stringerci attorno alla moglie Eugenia, alle figlie” gemelle 15enni, “e a tutti i suoi cari e colleghi. Per questo, e in funzione delle numerose richieste che ci sono pervenute, abbiamo organizzato una raccolta fondi” anche per “offrire un aiuto concreto e un segno tangibile della nostra vicinanza in un momento così difficile alla famiglia di Carlo”.

Anche il sindacato di polizia Mosap, sulla stessa piattaforma, ha avviato una raccolta fondi ma per i due agenti indagati per omicidio colposo in relazione alla morte del 59enne Michele Matropietro, ritenuto l’assassino di Legrottaglie.

Mastropietro, dopo aver sparato al brigadiere, si era nascosto con il 57enne Camillo Giannattasio in una masseria di Grottaglie quando è stato scoperto dalla polizia. Non si è arreso come ha fatto Giannattasio ma ha ingaggiato un conflitto a fuoco.

Il segretario generale del Mosap, Fabio Conestà, sottolinea che “i colleghi sono intervenuti in un contesto di gravissimo pericolo, fronteggiando soggetti armati in un conflitto a fuoco in cui hanno rischiato la vita per difendere la collettività. Oggi, per quell’intervento, si trovano indagati. Una procedura formalmente dovuta, ma che comporta per loro un pesante fardello umano e professionale: spese legali e peritali ingenti, il blocco della carriera e potenziali ripercussioni disciplinari”.

Estorsione, droga, armi e munizioni da guerra. Blitz dei Carabinieri all’alba: 19 misure cautelari a Bari e Canosa

Sono 19 le misure cautelari eseguite in queste ore dai Carabinieri dei comandi di Trani e Foggia tra Bari e Canosa di Puglia nell’ambito di un’indagine, denominata “Diomede”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese.

I reati contestati sono di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso, vendita e porto illegale in luogo pubblico di armi e munizioni da guerra, associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.