Una piaga e tanti disagi dopo 3 giorni su una barella in ospedale. Paolo ai burocrati: “Più empatia”

Per la rubrica “la burocrazia ci ammazzerà tutti” abbiamo raggiunto Paolo per raccontare la sua storia. Si è recato al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari con febbre altissima ed è stato per tre giorni in barella. A causa di questo trattamento in ospedale è fuoriuscita una piaga che con il passare del tempo è diventata irrecuperabile.

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Putignano, 71enne viene dimessa dall’ospedale e muore il giorno dopo a casa: indagati medico e infermiere

S’indaga per omicidio colposo sulla morte di una 71enne, recatasi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Putignano per alcune difficoltà respiratorie lo scorso 12 gennaio e deceduta il giorno successivo dopo essere stata dimessa.

Nel fascicolo risultano indagati una dottoressa e un infermiere in servizio, l’inchiesta è nata dopo la denuncia presentata del marito della vittima che l’ha trovata senza vita la mattina del 13 nel letto della propria abitazione.

La 71enne non aveva malattie pregresse e, secondo quanto denunciato dall’uomo, sarebbe stata dimessa senza ulteriori accertamenti nonostante la respirazione affannosa e la tosse. L’iscrizione della dottoressa e dell’infermiere nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire lo svolgimento dell’autopsia, eseguita nelle scorse ore nel cimitero di Conversano.

Taranto, aggredisce vigilante e poliziotto al Pronto Soccorso: 65enne sedata e poi denunciata

Momenti di tensione, sabato scorso, al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una donna di 65 anni, forse a causa di un’attesa ritenuta troppo lunga prima di essere visitata, ha prima discusso animatamente con il personale sanitario e poi ha aggredito un vigilante e un poliziotto, provocando loro lesioni giudicate guaribili in cinque e sette giorni.

L’intervento di altri agenti ha consentito di riportare la situazione sotto controllo. La donna è stata denunciata per minaccia, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni e interruzione di pubblico servizio. La 65enne, a quanto si è appreso, ha prima sferrato un pugno al volto di una guardia giurata, spaccando al malcapitato anche gli occhiali. Poi si è scagliata contro uno dei poliziotti, anche lui colpito al volto. La donna, in stato di alterazione psicofisica, è stata sedata. Su disposizione del pm di turno è quindi scattata la denuncia a piede libero.

Gallipoli, bimbo di 7 anni per 6 ore al Pronto Soccorso con dolori addominali: il papà viene aggredito dal medico

Il padre di un piccolo paziente di 7 anni, in ospedale con forti dolori addominali, è stato aggredito da un medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Sacro Cuore Gesù di Gallipoli. Vittima dell’aggressione un tecnico radiologo, in servizio presso l’Asl 3 di Torino e rientrato in Salento per le vacanze natalizie. La sua denuncia è contenuta in una lettera inviata alla direttrice generale dell’Asl Lecce, Maria Nacci, e al direttore sanitario dell’ospedale di Gallipoli, Salvatore Grazia. A riportarlo è La Repubblica.

Secondo il medico del Pronto Soccorso il paziente di 7 anni doveva essere sottoposto ad un’ecografia all’addome, questo rendeva obbligatorio però un ricovero di tre giorni nel reparto di Pediatria. Il papà a questo punto ha preso tempo e ha chiesto prima di vedere l’esito degli esami del sangue per valutare l’ipotesi del ricovero e l’eventuale ecografia, una richiesta che però ha mandato in escandescenza il medico.

“Ho altri 15 pazienti da visitare e non ho tempo da perdere”, le parole proferite prima dell’aggressione. Il medico si è alzato dalla poltrona, ha spinto e mandato via il papà, che aveva suo figlio in braccio, dalla sala visite. Gli animi si sono riscaldati e sul posto sono intervenuti anche i vigilanti. I due sono stati lasciati in sala d’attesa al “freddo”, all’1.50 è stato somministrato al piccolo un farmaco antiacido con scarsi benefici dopo l’esito negativo degli esami al sangue. Alle 3.31, dopo oltre 6 ore di permanenza in ospedale, il medico del pronto soccorso ha firmato le dimissioni modificando parzialmente la descrizione del diario clinico da quanto riferito a voce, omettendo che l’ecografia addominale sarebbe avvenuta solo a seguito di ricovero per almeno tre giorni nel reparto di pediatria. Resta da capire se la vicenda proseguirà ora con una formale denuncia.

Troppa attesa, 60enne lascia il Pronto Soccorso e muore a pochi metri dall’ospedale: tragedia ad Andria

Tragedia questa mattina all’alba a pochi metro dall’ospedale Bonomo di Andria dove un 60enne è deceduto dopo aver lasciato il Pronto Soccorso. Stanco dell’attesa è andato via, prima di accusa un malore fatale. La vittima si era recato in ospedale per cefalea, pressione alta e un formicolio al braccio. Le indagini sono affidate ai Carabinieri.

Asl Bari, 51 aggressioni in ospedale nel 2024. Nasce l’infermiere di processo per prevenire la violenza: via ai corsi

Formare una nuova figura professionale, l’infermiere di processo, dedicato all’accoglienza nei pronto soccorso, che sia in grado di incentivare la presa in cura del paziente e dei suoi familiari, dal triage alla dimissione e/o ricovero, e creare una rete di collegamento tra i diversi professionisti della salute per ottimizzare tempi d’attesa, ridurre eventuali tensioni e prevenire episodi di violenza. Questo è l’obiettivo del corso avviato oggi dalla Asl di Bari nell’ospedale di Venere destinato alla formazione degli operatori del Pronto soccorso del presidio, coordinati da Mauro Martucci, responsabile del Servizio delle professioni sanitarie ospedaliero-territoriali e da Rosa Melodia, responsabile del Pronto soccorso, nell’ambito del progetto pilota “Prendersi cura della aggressività: l’infermiere di processo come leva strategica”. Nel corso dei primi 8 mesi del 2024 – sottolinea una nota – al servizio di prevenzione e protezionale aziendale della Asl di Bari sono state segnalate 51 aggressioni a personale sanitario. Tra le sedi cosiddette ad alto rischio ci sono i Pronto soccorso.

Per questo si sta lavorando per introdurre la nuova figura professionale che è prevista dalle Linee Guida Hospitality del Sirgisl, Sistema regionale integrato di gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro (delibera regionale del 31 luglio 2024 ) per cui anche l’azienda sanitaria di Bari si sta dotando di un sistema per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di aggressione agli operatori. Il personale infermieristico – sottolinea la Asl – sarà adeguatamente formato per migliorare il processo informativo e, quindi, prevenire atti di violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari. Nel progetto saranno coinvolti professionisti sanitari con esperienza maturata in Pronto Soccorso, esperti delle dinamiche, dei percorsi interni e dei flussi clinici-assistenziali tipici di un dipartimento di emergenza-urgenza.

Bari, il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari intitolato a Vito Procacci: “Un atto dovuto questo è il nostro grazie”

“Ogni suo gesto di cura, ogni parola di conforto che ha speso in questo luogo di dolorosa necessità, sono state un seme piantato nel cuore dell’umanità”.
Recita così la dedica a memoria del dottor Vito Procacci, direttore dell’unità operativa di Medicina d’Emergenza-Urgenza del Policlinico di Bari, prematuramente venuto a mancare lo scorso agosto. La targa è stata scoperta nel Pronto soccorso che Vito Procacci ha diretto negli ultimi sei anni e che da stasera è intitolato a suo nome. L’unità operativa d’emergenza-urgenza dell’ospedale universitario barese ha fatto registrare nell’ultimo anno oltre 87.000 accessi (una media di oltre 230 accessi al giorno), di cui circa 6.000 tra codici rossi e arancioni e eseguito oltre 123mila prestazioni e consulenze in Pronto soccorso. La cerimonia di commemorazione si è svolta ieri pomeriggio nella sala formazione di Asclepios, alla presenza di colleghi, amici e familiari.
Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale del Policlinico Antonio Sanguedolce, l’arcivescovo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto Mons. Giuseppe Satriano, il direttore ff della medicina d’urgenza del Policlinico, Francesco Incantalupo, il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci e la vice presidente della Società italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza, Paola Caporaletti.

“L’intitolazione della sede del Pronto soccorso del Policlinico di Bari a Vito Procacci – ha dichiarato Emiliano – è un po’ un atto dovuto, perché molti anni fa, quando ristrutturammo questo pronto soccorso e gli altri delle principali città pugliesi, il modello di riferimento fu proprio questo del Policlinico di Bari che è stato in gran parte studiato e voluto da Vito Procacci. In questo modo speriamo di riuscire a ringraziarlo in morte per tutto quello che ha fatto per noi in vita”.

“La scomparsa prematura di Vito Procacci è stata una perdita immensa per la comunità medica e per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare al suo fianco”, ha detto il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, che poi ha poiricordato alcune delle idee e dei progetti che hanno fatto “del Policlinico di Bari un grande Pronto Soccorso, un punto di riferimento per l’intera comunità, fornendo all’area metropolitana di Bari e a tutta la Puglia un servizio di grande valore, sia umano che professionale”.

Tra le più significative l’infermiere di processo, preso oggi a modello per le altre strutture in Puglia per ridurre la conflittualità tra medico urgentista e familiari dei pazienti. Al Policlinico di Bari è collocato all’interno delle aree di presa in carico, e si occupa di monitorare costantemente e di dare informazioni ai pazienti che sono in attesa di essere visitati sul e ai loro parenti che chiedono delucidazioni percorso diagnostico. C’è poi il Nucleo Assistenziale Avanzato, che rappresenta un esempio di integrazione medico-infermieristica per la valutazione e il trattamento precoce dei pazienti con criticità intermedia.“Vito – ha concluso Sanguedolce – ha sempre messo al primo posto la dignità del paziente, prima di tutto riconoscendone l’unicità e le singole esigenze, e poi coinvolgendoli nel processo decisionale riguardante il loro percorso di cura. Questo ha reso la sua Unità Operativa un luogo sempre più accogliente sia per i pazienti che per i loro accompagnatori”.

Tra il 2018 e il 2019 il pronto soccorso del Policlinico di Bari è stato ristrutturato e concettualmente rivoluzionato proprio seguendo alcuni degli spunti di Vito Procacci a ricordarlo è il dottor Francesco Incantalupo che è oggi il direttore facente funzione dell’unità operativa di Emergenza Urgenza: “La notte dell’inaugurazione del nuovo pronto soccorso resterà un ricordo indelebile in tutti noi, perché penso di averlo visto felice come non mai e perché abbiamo condiviso un’atmosfera di speranza e di futuro che non si potrà mai dimenticare. Poi è arrivato il Covid e come tutti non avevamo idea di cosa aspettarci. Il 7 marzo arriva il nostro primo paziente. Nell’arco di 6 ore avevamo un’area interamente dedicata ai pazienti Covid, con percorsi dedicati, accesso dedicato, e il direttore che credo sia rimasto con noi per almeno 48 ore di seguito. E non è stata un’eccezione, perché durante le varie ondate COVID lui era sempre lì, di giorno e di notte, a capire cosa poter migliorare, ad aiutare, a comunicare con i parenti”. Il dottor Incantalupo in conclusione ha ricordato anche la dedizione per la formazione di Vito Procacci: “Grazie al suo entusiasmo il nostro pronto soccorso è e sarà sempre aperto ai giovani. Il nostro reparto è il luogo di formazione e crescita dei nuovi specializzandi MEU, che imparano qui a sporcarsi le mani, ad amare questo lavoro meraviglioso, a fare didattica, ricerca”.

Vuole essere subito visitato e aggredisce medico specializzando di 27 anni: follia al Pronto Soccorso di Corato

Un medico specializzando di 27 anni è stato aggredito ieri sera mentre era a lavoro nel Pronto soccorso nell’ospedale Umberto I di Corato, nel Barese.

Il giovane professionista è stato colpito al viso da uno schiaffo sferrato da un uomo che senza passare dal triage, è entrato nel reparto di emergenza urgenza pretendendo di essere visitato subito. Il tentativo di calmarlo è stato inutile: dopo le urla, l’uomo ha alzato le mani centrando al volto il 27enne per poi scappare.

Il medico ha sporto denuncia contro ignoti e nonostante la prognosi di cinque giorni, oggi è regolarmente al lavoro in un’altra struttura della Asl di Bari.

Paziente straniero insulta medici e danneggia arredi nel Pronto Soccorso: follia nell’ospedale di Casarano

Momenti di tensione ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale di Casarano, in provincia di Lecce, dove un uomo, soccorso da un’ambulanza perché trovato ubriaco in strada, ha inveito contro alcuni operatori sanitari, insultandoli e sputando su di loro.

Poi, in evidente stato di alterazione psicofisica e con un tasso alcolemico molto elevato, ha rotto il cassetto di un mobile e ha danneggiato la sbarra del letto della stanza in cui si trovava. Si tratta di un extracomunitario che poi, una volta tranquillizzato, è stato dimesso e affidato a un famigliare.