L’idea è a firma del 70enne Erio Fumai, il progetto sarà presentato giovedì 14 dicembre a Villa Romanazzi Carducci. Nei scorsi anni l’azionariato popolare è tornato prepotentemente di attualità nel mondo del calcio con l’ipotesi studiata da Carlo Cottarelli, ex senatore PD e noto tifoso dell’Inter.
Continue readingSpaccio e risse al mercatino di Natale. Vigili impotenti: “Sindaco basta con lacrime e moine”
Torniamo ad occuparci della rissa avvenuta l’8 dicembre in piazza Umberto a Bari. Un episodio di cronaca che ha riacceso inevitabilmente i riflettori sulle solite tematiche.
Continue readingPuglia, un fondo per le vittime e progetti nelle scuole: approvata la mozione contro la violenza di genere
Approvata all’unanimità la mozione con cui si chiede un rafforzamento delle azioni per contrastare la violenza di genere. Il testo è stato approvato con due emendamenti. Il primo, a firma del consigliere Giacomo Conserva (Lega) prevede a prevedere di inserire nel prossimo disegno di legge di Bilancio anche “l’istituzione di un apposito fondo di solidarietà, una misura personale di carattere economico, alternativa alle misure economiche nazionali previste per il contrasto alla povertà, consistente in un’erogazione monetaria diretta alla donna vittima di violenza domestica, destinato a sostenere le spese relative alla riacquisizione dell’autonomia abitativa e personale, le spese mediche e le spese relative al percorso scolastico e formativo dei figli minori”.
Il secondo emendamento (aggiuntivo), a firma Grazia Di Bari e Marco Galante (M5s) – chiedendo di dare attuazione alla previgente legge regionale 29 del 2014 (Norme per la prevenzione e i contrasto della violenza di genere – prevede l’attivazione di progetti sperimentali per educare a scuola i giovani alla gestione delle emozioni e dell’affettività. Nel testo approvato, di cui è prima firmataria la presidente del Consiglio Loredana Capone e sottoscritto da tutto il Gruppo del Pd, sono riportate le motivazioni che hanno determinato la necessità di rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto degli atti di violenza contro le donne, partendo dalla considerazione emersa durante la seduta del Consiglio regionale del 21 novembre scorso, dove tutte le forze politiche presenti in Aula, hanno manifestato la loro preoccupazione circa il dilagare del fenomeno dei femminicidi.
E’ stato ritenuto, dunque, che sia necessario che gli enti locali, le Regioni e gli attori della società civile sul territorio attuino azioni volte a cooperare e a coordinarsi meglio per raccogliere dati amministrativi comparativi e basati su indagini sul campo, al fine di rendere più efficaci le misure per il contrasto al fenomeno della violenza di genere; in molti casi le campagne di sensibilizzazione non raggiungono i gruppi destinatari in maniera e misura davvero significative, ponendo esse un accento insufficiente sul diritto delle persone di essere protette contro la violenza; è necessario pertanto che le campagne in questione siano adattate al pubblico cui sono destinate, mirando non solo ad informarlo, ma anche a contribuire a modificare l’atteggiamento di chi considera “normale” e “tollerabile” la violenza di genere; è necessario rafforzare, a tutti i livelli di governo, l’impostazione consistente nel mettere al centro della lotta contro la violenza di genere le vittime di tale violenza e i loro diritti. In questa funzione, si ritiene che gli enti locali e regionali sono spesso le prime istanze a dare risposta ai bisogni di queste vittime, assicurandosi che esse siano assistite dai servizi sociali e medico sanitari locali e protette dalle autorità giudiziarie e di polizia. Con tutte queste premesse, con la mozione si impegna la Giunta regionale, per quanto di sua competenza, a) a convocare, con urgenza, la task force di cui al precedente articolo 7 della Legge regionale 4 luglio 2014, n. 29, al fine di individuare ulteriori e necessari interventi di protezione, sostegno e reinserimento delle vittime di violenza;
b) a prevedere nel prossimo disegno di legge “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2024 e Bilancio pluriennale 2024- 2026 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2024)” tutte le risorse necessarie a finanziare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere nonché i progetti di formazione e specializzazione di forze dell’ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti;
c) a provvedere a dare attuazione a quanto previsto dalla legge regionale n. 35 del 10 ottobre 2021 ed, in particolare, all’articolo 9, considerando l’importanza dell’autonomia economica delle donne quale azione concreta per il contrasto alla violenza di genere;
d) a rafforzare le politiche regionali di contrasto alla violenza di genere, aumentando anche l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione pugliese, promuovendo una cultura di contrasto agli stereotipi di genere;
e) a incrementare la promozione dell’esistenza e della funzione del numero verde 1522, nonché dei percorsi di tutela e di protezione delle vittime di violenza;
f) a sostenere con ulteriori interventi la rete dei soggetti che sul territorio pugliese gestiscono i centri anti violenza e le case rifugio, occupandosi della presa in carico delle vittime di violenza, nonché destinare maggiori risorse ai progetti che tendono a recuperare, ferme restanti le pene e le sanzioni, gli uomini maltrattanti;
g) ad investire nella formazione e specializzazione di forze dell’ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti.
h) attivare, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, progetti sperimentali (corsi e laboratori) in collaborazione con professionisti, per educare alla gestione delle emozioni e dell’affettività”.
Crollo scaffali nella Corte d’appello di Bari, chiesta l’archiviazione: un dipendente perse due dita
Il crollo avvenne il 28 settembre del 2022 mentre era in corso attività per le elezioni politiche e la Procura aveva aperto un fascicolo d’inchiesta per lesioni colpose nei confronti dei quattro operai.
Continue readingMensa universitaria, coda infinita in via Amendola: la foto diventa virale e scoppia la polemica
Le temperature si sono abbassate e lo scenario resta lo stesso anche in caso di pioggia. La media di attesa è di circa 40 minuti, ma c’è qualcuno che resta in coda anche per un’ora.
Continue readingRissa al Libertà, accusa il vicino di furto e lo minaccia con un martello: in via Crisanzio arrivano i Carabinieri
Attimi di tensione e paura questa mattina al quartiere Libertà di Bari dove i Carabinieri sono intervenuti in via Crisanzio dopo una lite scoppiata tra due condomini.
Continue readingCocaina nell’auto dell’amante della moglie, scagionati Filograno e Loprieno: Procura impugna la sentenza
La Procura di Bari ha impugnato le sentenze con cui la gup Antonella Cafagna aveva assolto l’avvocato Gaetano Filograno (papabile candidato del centrodestra alle prossime amministrative) e prosciolto il collega Nicola Loprieno (consigliere comunale del centrosinistra) dall’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti perché il fatto non sussiste. Il provvedimento era stato firmato lo scorso 2 ottobre.
Secondo il Tribunale di Bari Filograno, che aveva scelto il rito abbreviato, sarebbe stato “innegabilmente” l’ideatore di “un turpe e vile ordito criminoso” ai danni del compagno della sua ex moglie, consistito “nell’acquistare cocaina nel consistente quantitativo di grammi 26, al fine di simulare” a carico della vittima “le tracce del reato di detenzione, per procurarne l’arresto in flagranza e sottoporlo alle conseguenze” del processo penale, ma questa condotta è “del tutto estranea” all’evento che l’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti intende punire, cioè “la circolazione della droga mediante cessione al consumatore” e la tutela dei valori della salute pubblica, della sicurezza e dell’ordine pubblico. La condotta di Filograno, al massimo, potrebbe integrare la fattispecie di simulazione di reato, “rispetto a cui sarebbe precluso l’esercizio dell’azione penale” per l’intervento della prescrizione. I fatti contestati risalgono al 2014, l’imprenditore fu processato e assolto con formula piena dall’accusa di detenzione e spaccio di droga.
La Procura non è però intenzionata a chiudere qui la vicenda e ha impugnato la sentenza visto che il giudice ha comunque riconosciuto la sussistenza degli elementi di fatto ricostruiti dall’accusa. Ritiene che la gup “abbia erroneamente valutato e qualificato tale condotta” (come si legge nell’atto di appello) perché, affinché si configuri il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, non sarebbe chiesto “un dolo specifico”, ma sarebbe “specificamente prevista e punita la condotta di consegna ‘per qualunque scopò”. A supporto della tesi ci sarebbero anche “pronunce costanti” della Cassazione. La condotta del “procurare ad altrì non poteva che essere stata preceduta dalle condotte di acquisto, ricezione o comunque detenzione di cocaina (per uso non esclusivamente personale)”, si legge ancora nelle carte. Condotte che per la Procura integrano la fattispecie di reato contestata. I pm hanno quindi chiesto alla Corte d’Appello di riformare le sentenze, condannando Filograno (per lui erano stati chiesti 4 anni) e rinviando a giudizio Loprieno.
Putignano, trovato senza vita in un pozzo: muore l’83enne Francesco D’Alena
La tragica scoperta in un’azienda agricola situata nella contrada La Cupa.
Continue readingDiscarica ‘Fer.Live’ a Bitonto, Tar Puglia accoglie il ricorso del Comune di Terlizzi: stop alla costruzione
Il monito di Picaro: “Lancio un appello affinché tutte le forze politiche si concentrino per monitorare una vicenda che non è affatto conclusa e che va seguita con molta attenzione”.
Continue readingBari, scarpe rosse al posto degli addobbi di Natale: il bistrot Honèst contro la violenza sulle donne
Le decorazioni sono state sostituite con 108 paia di scarpe rosse, come il numero delle donne uccise nel 2023. Le scarpe, donate dall’azienda Primadonna, saranno messe in vendita e il ricavato andrà al centro antiviolenza comunale che accoglie e aiuta le donne vittime di violenza.
Continue reading