Bari, rapinatori fermati prima del colpo a San Girolamo: convalidati i 4 arresti. Polemica sul video virale – I NOMI

Il gip ha convalidato gli arresti avvenuti il 10 giugno, nei pressi della rampa di un garage in via Leoncavallo a San Girolamo, nei confronti dei quattro componenti di una banda pronta a compiere una rapina.

Convalidato il carcere per Felice Campanale, 38enne figlio del capoclan Leonardo e nipote dell’omonimo boss, sorpreso anche con una Beretta calibro 84 risultata rubata a Gioia del Colle nel 2000. Domiciliari confermati per Enrico Lopez, Alessandro e Andrea Pisani.

Tutti hanno un curriculum criminale importante tra reati a vario titolo come furti in abitazioni, tentato omicidio, rapine e resistenza a pubblico ufficiale. La banda agiva con baffi, barbe finte e cappellini da baseball.

Sul sedile anteriore dell’auto sono stati trovati anche chiodi a sei punte e uno jammer per disturbare le frequenze e la comunicazione. Gli avvocati presenteranno ricorso al Riesame. Resta la polemica sul video dell’operazione diffuso e diventato virale sui social.

Carabiniere ucciso a Francavilla, morto il rapinatore killer Michele Mastropietro. Catturato il complice

Confermata la morte di Maurizio Brambati, uno dei due rapinatori che hanno avuto un conflitto a fuoco a Grottaglie con la Polizia. Sono gli stessi che questa mattina hanno sparato contro il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, uccidendolo. L’altro malvivente arrestato, Michele Mastropietro, anche lui di Carosino come Brambati, è stato portato nella caserma dei carabinieri a Martina Franca. Mastropietro, 59 anni, ha numerosi precedenti tra cui l’assalto a un furgone portavalori dell’istituto salentino Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi.

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Carabiniere ucciso a Francavilla, colleghi distrutti dal dolore sul luogo della tragedia. Il cordoglio del sindaco di Bari

Nelle campagne di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, dove una banda di rapinatori ha ucciso questa mattina il brigadiere Carlo Legrottaglie, ci sono, oltre ai suoi colleghi, anche alcune persone che lo conoscevano: sono tutti visibilmente commossi e “distrutti dal dolore”, dicono.

A quanto si apprende la Lancia Y usata dai rapinatori è stata rubata in provincia di Bari, a Locorotondo. Un elicottero sta sorvolando la zona a caccia dei rapinatori, uno dei quali sarebbe ferito. La salma del brigadiere ucciso è stata portata via poco fa.

Anche il sindaco Vito Leccese esprime il proprio cordoglio per la morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso all’alba a colpi d’arma da fuoco durante un’attività di controllo tra Francavilla Fontana e Grottaglie.

“Con immenso dolore, questa mattina, ho appreso della morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio a seguito di un conflitto a fuoco durante un’attività di controllo nella provincia di Brindisi. Per questo ho deciso di annullare la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, prevista per questo pomeriggio a Palazzo di Città. Non ci sono parole per commentare l’ennesima morte di un servitore dello Stato: solo rispetto, gratitudine e silenzio”, dichiara il sindaco.

La cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, prevista per questo pomeriggio alle ore 16 nella sala consiliare di Palazzo di Città, è stata rinviata a data da destinarsi.

Bari, banda di rapinatori fermata prima del colpo. Blitz nel garage a San Girolamo: 4 arresti – FOTO

Nella mattina di ieri 10 giugno, personale della Polizia di Stato di Bari ha proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di quattro uomini di 34, 38, 37 e 60 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro, di ricettazione, porto abusivo d’arma e detenzione abusiva di apparecchiature atte ad impedire o interrompere le conversazioni. Accertamenti, compiuti nella fase delle indagini preliminari, necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

I fatti, in relazione ai quali è stata effettuata la citata operazione di polizia giudiziaria, si inseriscono in una più ampia attività di prevenzione e repressione, in Bari e provincia, finalizzata a contrastare il fenomeno dei reati predatori.

Il gruppo criminale, monitorato da personale della sezione Contrasto a Crimine Diffuso della Squadra Mobile della Questura di Bari, è stato intercettato all’interno di un parcheggio condominiale nel quartiere “San Girolamo”.

Alla vista degli agenti, i componenti della banda, a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta con targhe contraffatte, hanno cercato di darsi alla fuga tra i box del condominio, salvo poi essere bloccati sull’imbocco della rampa di accesso dagli altri operatori che avevano bloccato ogni possibile via di fuga.

I quattro soggetti, perquisiti e controllati dagli uomini dei Falchi, erano tutti travisati con barbe e baffi finti, cappellini da baseball e occhiali da sole, nonché collegati da ricetrasmittenti occultate nei vestiti e dotate di auricolari. All’interno dell’abitacolo del veicolo, inoltre, è stato rinvenuto un jammer con 16 antenne ed una potenza “oscurante” fino a 20 metri ed anche un secchio colmo di chiodi tra loro saldati a formare 6 punte. Uno dei quattro soggetti aveva occultata, all’interno di un borsello a tracolla, una pistola beretta calibro 9 corto ed un altro una pistola giocattolo priva di tappo rosso. La successiva perquisizione di un box, a loro pertinente, ha permesso di trovare ulteriori chiodi saldati e gli abiti utilizzati dai quattro prima del travisamento.

Alla luce di quanto esposto, i quattro sono stati tratti in arresto, a vario titolo, per ricettazione, porto abusivo d’arma e detenzione abusiva di apparecchiature atte ad impedire o interrompere le conversazioni. L’uomo con l’arma è stato tradotto in carcere mentre gli altri tre sono stati sottoposti alla misura pre-cautelare degli arresti domiciliari così come disposto dall’A.G. procedente.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure pre-cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Gioia, due imprenditori agricoli rapinati mentre scaricano la merce: arrestata coppia di ladri – FOTO

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle, in esecuzione al provvedimento cautelare emesso dall’Ufficio del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura nella mattinata del 30 aprile 2025 hanno tratto in arresto L.F.,51enne e L.A., 48enne, entrambi con precedenti di polizia, poiché ritenuti responsabili di rapina in concorso (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa).

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Bari e condotte dalla Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Gioia del Colle, iniziate successivamente ad una rapina a amano armata avvenuta il 30 gennaio u.s. presso un’attività commerciale di Gioia del Colle, ai danni di due imprenditori agricoli intenti a scaricare della merce destinata alla vendita.

Le attività di indagine articolate nell’analisi delle videoregistrazioni, corroborate da altre attività tecniche, hanno immortalato sia le fasi salienti della rapina, nonché quella relativa alla fuga dei soggetti, consentendo di identificare i presunti autori del reato. Gli arrestati, così come disposto dall’A.G. mandante, sono stati associati alla Casa Circondariale di Bari.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e quindi, l’eventuale eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Bari, aggrediscono la commessa e svaligiano la gioielleria: arrestati i due baby rapinatori. Colpo da 40mila euro

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura di Bari, in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha applicato la misura cautelare della permanenza presso l’abitazione familiare nei confronti di due minorenni incensurati, in quanto ritenuti responsabili di una cruenta rapina, avvenuta in pregiudizio di una nota gioielleria ubicata nel quartiere “Carrassi” di Bari.

Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, i destinatari della misura cautelare rispondono dei reati di rapina aggravata e lesioni. I fatti, in relazione ai quali è stata eseguita la misura cautelare, risalgono alla mattina dello scorso 22 luglio, allorquando i predetti si sono recati presso la suddetta attività commerciale, fingendosi interessati all’acquisto di alcuni gioielli; improvvisamente, i due rapinatori hanno assalito la dipendente della gioielleria ivi presente, scaraventandola brutalmente a terra e sedendosi addirittura su di lei al fine di immobilizzarla, e si sono impossessati di vari monili d’oro del valore di euro 40.000. A causa della violenza esercitata durante la consumazione del reato, la vittima è stata costretta a ricorrere alle cure mediche presso il locale Policlinico.

Gli approfondimenti investigativi svolti dalla Squadra Mobile di Bari nell’immediatezza dei fatti, basati, tra l’altro, sulla visione delle immagini registrate dalle telecamere e sulle escussioni testimoniali, hanno consentito di identificare i responsabili. Al riguardo, a nulla è valso il tentativo di uno dei due minorenni di modificare il proprio aspetto fisico, tramite un taglio di capelli fatto eseguire il giorno dopo la consumazione della rapina, evidentemente nel tentativo di rendersi irriconoscibile. E’ importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare in argomento, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Feriti e scaricati dopo l’esplosione del bancomat a Bitonto, fermati i due rapinatori: si trovano al Policlinico di Bari

I due rapinatori di 27 e 38 anni (L.S. e V.S. entrambi originari di Bitonto), “scaricati” dai complici al Policlinico di Bari dopo essere rimasti feriti nell’esplosione del bancomat della Deutsche Bank in via Repubblica a Bitonto, si trovano nel reparto di Rianimazione e sono in stato di fermo.

I due si sono sottoposti a delicati interventi nel reparto di Chirurgia Plastica. Le indagini intanto vanno avanti, si sta cercando ancora di stabilire se il colpo è andato a buon fine oppure no, oltre al tentativo di risalire all’identità dell’intera banda.

Da Bitonto a Bari, fanno saltare in aria il bancomat ma restano feriti: rapinatori “scaricati” dalla banda al Policlinico

Emergono nuovi retroscena e dettagli sull’assalto nella notte al bancomat della filiale della Deutsche Bank in via Repubblica a Bitonto. Sono due i rapinatori rimasti feriti dopo l’esplosione. Entrambi sarebbero stati scaricati dai complici nella notte all’ingresso del Policlinico di viale Ennio.

Uno si trova in sala operatoria, l’altro in Rianimazione. Sul posto e in ospedale sono intervenute la Scientifica e la Polizia, per ricostruire quanto accaduto e per risalire all’identità di tutta la banda.