Taranto, 19enne trovato morto al porto: si tratta di suicidio. Decisive le immagini delle telecamere

Il 19enne originario del Bangladesh, trovato morto a Taranto sotto un cavalcavia nella zona terminale dei bus, si è tolto la vita. Non ci sono più dubbi su quanto accaduto ieri sera nei pressi del porto. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona hanno ripreso tutto: il giovane si è
è gettato sotto un autobus che si era appena messo in marcia. L’autista non l’ha visto e non ha sentito nulla.

Telecamere di sicurezza obbligatorie nelle strutture per anziani in Puglia: approvata la proposta di legge

La proposta prevede anche la formazione obbligatoria iniziale e permanente del personale che opera nelle strutture finalizzata, in particolare, all’apprendimento delle pratiche e delle tecniche della relazione empatica secondo le migliori pratiche sviluppate nelle diverse realtà operanti sul territorio.

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Allarme sicurezza a Bari, Decaro incontra il ministro Piantedosi: “In arrivo 140 agenti e 200 telecamere”

“Il ministro Piantedosi ha assicurato che, entro la fine dell’anno, arriverà a Bari nuovo personale per le forze dell’ordine: circa 70-80 agenti per la polizia di Stato, qualcuno di meno anche per carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. Quanto alle spaccate i responsabili non sono legati alla criminalità organizzata, si tratta di gente che vive ai margini della società e che finisce inevitabilmente per essere assicurata alla giustizia. Sulle baby gang il tema è ampio, in città ci saranno nuovi presidi delle forze dell’ordine nelle zone più calde, da piazza Umberto alla stazione, fino a parco Rossani. Ora in città ci sono circa 600 telecamere, entro l’anno ne arriveranno altre 200”.

Ad annunciarlo è il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo l’incontro che si è tenuto in Prefettura alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Lo stesso ministro ha precisato poi che saranno 40 i carabinieri e 20 i finanzieri in più che arriveranno a Bari entro la fine del 2023. “Abbiamo sottoposto al ministro soprattutto due temi, legati alla criminalità organizzata e all’ordine pubblico – ha aggiunto Decaro come riportato da La Repubblica -. La situazione nella città vecchia è preoccupante, lo spaccio di droga è aumentato probabilmente perché, di recente, sono stati scarcerati alcuni esponenti di rilevo della criminalità organizzata. Ma non lasceremo che Bari torni agli anni ’90, la società è cambiata e certe dinamiche non torneranno. L’ordine pubblico e il contrasto alla criminalità organizzata non sono competenza del sindaco e della polizia locale. Il Comune mette a disposizione gli agenti su richiesta del questore, ma la realtà non è come nei film americani. Io non sono il sindaco di New York, il comandante della polizia locale non è Serpico”.

 

Telecamere di sicurezza obbligatorie nelle strutture per anziani: c’è il via libera della Regione Puglia

La Commissione Sanità del Consiglio regionale pugliese ha approvato la proposta di legge che prevede telecamere obbligatorie nelle residenze e strutture socio-sanitarie per anziani e per disabili con l’obiettivo di prevenire e contrastare i maltrattamenti e altre forme di abuso. Prevista la formazione obbligatoria del personale che opera nelle strutture per l’apprendimento delle pratiche e delle tecniche della relazione empatica. I centri autorizzati dovranno provvedere autonomamente all’installazione delle telecamere a circuito chiuso.

Bari, nuovi impianti di videosorveglianza all’esterno di 22 scuole: “Più sicurezza in città e in periferia”

È stato aggiudicato alla Prodon impianti tecnologici s.r.l, per l’importo massimo stimato di € 735.544,09 iva esclusa, l’accordo quadro per i lavori di installazione dei sistemi di videosorveglianza negli istituti scolastici (asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole medie inferiori) della città di Bari, per il quale l’amministrazione comunale ha candidato la progettazione finalizzata ad ottenere un finanziamento di 500.000 euro prevedendo un co-finanziamento della stessa entità. Ad oggi, secondo il progetto preliminare approvato dalla giunta comunale, si procederà con la realizzazione di 22 impianti al servizio di altrettante scuole, tutte ubicate in zone periferiche della città, in corso di individuazione tra i diversi plessi scolastici comunali.

Di questi, 8 impianti saranno serviti da 4 telecamere e gli altri 14 da 8 telecamere in base all’ampiezza delle aree esterne da sottoporre a sorveglianza. I dispositivi installati entreranno nella rete del sistema di videosorveglianza cittadino integrato, che dispone sul territorio di circa 800 telecamere che trasmettono costantemente immagini alla sala operativa della Polizia locale e che offrono la possibilità di archiviare le immagini per alcuni giorni in modo da renderle disponibili per gli inquirenti nelle eventuali fasi di indagine. Le telecamere saranno disposte all’esterno degli edifici al fine di garantire una buona copertura delle aree di interesse e funzioneranno sia negli orari di attività delle scuole, specie in corrispondenza degli ingressi / uscite da scuola in cui si creano più assembramenti, sia nelle restanti ore della giornata, offrendo comunque un presidio di sicurezza alle zone interessate.

“In questi anni abbiamo fatto tanta strada per quanto riguarda la videosorveglianza – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. A luglio del 2014 erano presenti a Bari 78 telecamere comunali, a bassa definizione, senza una qualità delle immagini tale da assicurare il riconoscimento facciale, né infrarossi e registrazione video. Oggi nella nostra città sono operative circa 800 telecamere ad alta definizione, grazie alle quali siamo riusciti ad assicurare alla giustizia autori di reati gravi, se pensiamo all’omicidio avvenuto a Catino, al pestaggio in largo Adua, agli atti di bullismo a parco 2 Giugno o ancora all’investimento di una runner in via Oberdan, tutti reati che, in assenza di telecamere, probabilmente sarebbero rimasti impuniti. Quello raggiunto non è un traguardo, poiché tanto altro c’è ancora da fare in materia di sicurezza, ma certamente abbiamo intrapreso la strada giusta per aumentare la sicurezza in città, sia percepita sia reale”.

“Questo accordo quadro ci consentirà di rispondere alle richieste di molti dirigenti scolastici che da tempo chiedono sistemi di videosorveglianza esterna – commenta l’assessora alle Politiche educative Paola Romano -. Tuttavia ci auguriamo che questi dispositivi non debbano mai servire e che fungano esclusivamente da deterrente per i malintenzionati e da rassicurazione nei confronti degli operatori della scuola e delle famiglie. Entrare furtivamente in una scuola per commettere atti vandalici o sottrarre qualcosa è un reato, oltre che un atto gravissimo che sottrae qualcosa all’intera comunità”.