Bari, non sequestra auto guidata da minorenne per aiutare lo spacciatore dei Capriati: vigilessa sospesa per 3 mesi

Il Comune di Bari non sarà sciolto, nessun’altra azienda (oltre l’Amtab) sarà commissariata, seppur sono previste attività di tutoraggio nei prossimi mesi. Nel resoconto finale delle decisioni legate all’inchiesta Codice Interno, che ha travolto la città di Bari, ci sono anche le sanzioni destinate ad alcuni agenti di Polizia Locale.

Se 10 di loro non potranno più portare la pistola, una vigilessa è stata sospesa per tre mesi. Secondo quanto ricostruito il 23 marzo 2017 si trovava, con un collega, al sottopassaggio di piazza Luigi di Savoia all’ingresso del centro di Bari. Fermò un’auto guidata da un minorenne, ma non sequestrò il mezzo e non denunciò il ragazzino.

Tutto questo per fare un favore a Giorgio Larizzi, spacciatore vicino al clan Capriati di Barivecchia. Il retroscena è riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Nell’ambito di un’operazione antidroga della Dda di Bari, è emersa l’intercettazione telefonica in cui il minore chiedeva alla vigilessa di non sequestrare l’auto.

Quello della vigilessa è stato considerato un episodio che dimostra la “significativa vicinanza e il contegno soggiacente” nei confronti della criminalità organizzata. Da quel giorno ad oggi è rimasta però sempre in servizio , l’accusa di omissione di atti di ufficio non consentiva la misura cautelare. Il processo è ancora in corso, ma il reato sarà prescritto a marzo.

 

Costringe la figlia minorenne a rapporti online con l’amante: mamma dell’anno condannata a 12 anni

La mamma modello, che ha costretto la figlia minorenne a soddisfare le perversioni virtuali di un uomo di 52 anni di Milano, conosciuto su un sito di incontri, è stata condannata a 13 anni di reclusione. La condanna di un anno in meno è stata inflitta all’uomo. I due si trovano in carcere, entrambi sono stati condannati anche ad una multa di 20.000 euro. Per la donna disposta anche la decadenza della responsabilità genitoriale. La vittima, 16enne originaria del Leccese, è stata costretta a compiere atti di autoerotismo davanti a una webcam oppure a inviare centinaia di foto senza veli.

Bari, minorenne gambizzato in piazza al San Paolo: arrestati due giovani affiliati del clan Strisciuglio – VIDEO

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Nella prima mattinata di oggi, a Bari e presso la casa circondariale di Lecce, i Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti, emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di altrettanti indagati, ritenuti responsabili dei reati di “lesioni personali aggravate in concorso” e “porto illegale di armi”, “esplosioni pericolose” con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dal Gip e fatta salva ogni necessaria valutazione nelle fasi successive del procedimento con il contributo della difesa, le indagini hanno riguardato il ferimento di un 20enne, all’epoca dei fatti minorenne, avvenuto nella serata del 30 luglio 2022 in piazza Europa del quartiere “San Paolo” di Bari.

Nello specifico la vittima, in compagnia di alcuni coetanei, era stata affiancata da un commando costituito da 3 soggetti (2 destinatari di misura cautelare e 1 indagato), che, in sella ad un ciclomotore, a volto scoperto, con l’utilizzo di una pistola, ferivano alla gamba il minorenne, incuranti della presenza in piazza di altre persone, tra cui bambini, creando così grave pericolo per la pubblica incolumità. Dopo la sparatoria, la vittima veniva trasportata dalla madre presso l’ospedale “San Paolo”, ove veniva diagnosticata una ferita dell’anca e della coscia sinistra con complicazioni dovuta all’esplosione di un colpo d’arma da fuoco, con successiva prognosi di venti giorni.

I successivi approfondimenti, condotti mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, hanno consentito di far luce sull’agguato, identificando i presunti autori in due soggetti di 23 anni e 28 anni (di cui, il primo attualmente detenuto per altra causa, il secondo sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S.), entrambi inseriti all’interno del clan Strisciuglio articolazione “San Paolo”.

In particolare, le investigazioni hanno ricondotto l’agguato nel più ampio contesto della conflittualità registrata nell’estate del 2022 tra il clan “Strisciuglio” e membri della famiglia “Vavalle”, storicamente autonoma rispetto consorteria dominante nel quartiere. Proprio in risposta al ferimento del minorenne, il 22 agosto 2022, i fratelli Giuseppe e Francesco Vavalle, all’interno del proprio esercizio pubblico-bar “Gran Caffè”, con la presenza della vittima della precedente azione di fuoco, avevano teso un agguato all’indirizzo di Franco Domenico, figura di spicco del clan “Strisciuglio” fazione “San Paolo”. Per tale episodio, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, i militari del Nucleo Investigativo di Bari avevano eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro membri della famiglia “Vavalle”.

È importante sottolineare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede dibattimentale nel rispetto del contraddittorio con la difesa degli indagati.

Porto Cesareo, sesso in spiaggia con minorenne ubriaca: indagini in corso

Rapporto sessuale con una ragazzina di 16 anni ubriaca a pochi passi dal mare. L’episodio a Porto Cesareo, protagonista un ragazzo maggiorenne. Ad allertare i Carabinieri è stato il gestore del bar dove i due si sono conosciuti. Sono state avviate le indagini, anche se secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, si tratterebbe di un rapporto consensuale. L’età e lo stato di alterazione psicofisica della ragazza però impongono ulteriori accertamenti sul caso.